GENNAIO 2022: La prima pietra virtuale
A gennaio 2022, ho posato la prima pietra virtuale del mio progetto: il forno a legna. Tutto è iniziato al computer, dove ho cominciato a dare forma all’idea che avevo in mente. Ho utilizzato SweetHome 3D, un programma gratuito, per creare una bozza generale e farmi un’idea delle proporzioni e dello spazio necessario. Successivamente, sono passato a Affinity Designer, un software più avanzato, per sviluppare il progetto in scala 1:5.
Ho registrato con precisione tutte le dimensioni: quelle della casetta che avrebbe ospitato il forno, i muri perimetrali, l’altezza e l’inclinazione del tetto (progettato per resistere al peso della neve, data la rigidità degli inverni russi), la dimensione e la collocazione della base, e il quantitativo dei materiali necessari.
Inizialmente, avevo pensato a un forno esterno, ma considerando le temperature rigide della Russia, ho optato per una soluzione più pratica: una casetta che potesse proteggere il forno e, allo stesso tempo, diventare un luogo accogliente. Non volevo solo un forno, ma un angolo che ricordasse la mia terra d’origine. Un posto che, oltre a ospitare il forno, potesse contenere oggetti, ricordi e fotografie della mia città natale, Reggio Calabria.
La casetta non sarebbe stata solo funzionale, ma anche un piccolo tributo alla mia identità e alle mie radici. Ogni dettaglio è stato pensato per ricreare un’atmosfera familiare, un pezzo di Calabria nel cuore della Russia.
Il progetto in evoluzione: tra virtuale e reale
Il progetto al computer è stato un lavoro in continua evoluzione, che ha viaggiato in parallelo ai lavori veri e propri. Modifiche, rifacimenti e ripensamenti si sono susseguiti fino alla fine. L’ultimo intervento al file di progetto, risale a luglio 2024. Questo processo dinamico mi ha permesso di adattare il design alle esigenze pratiche che emergevano durante la costruzione, garantendo che ogni dettaglio fosse ottimizzato.
Uno degli aspetti più complessi è stata la progettazione della cupola. Esistono vari metodi e tecniche per costruirla, che vanno dalle antiche tradizioni murarie, riservate ai maestri dell’arte, fino alle soluzioni moderne con cupole prefabbricate in materiali refrattari. Dopo aver valutato le opzioni, ho scelto di costruire una dima utilizzando pannelli di compensato e un’asta di legno centrale. Questa struttura temporanea avrebbe sorretto i mattoni durante la costruzione, aiutandomi a chiudere la cupola in modo preciso e stabile.
Le dimensioni del forno sono state studiate con cura per garantire versatilità ed efficienza. L’altezza interna, dalla base (costituita da una platea di mattoni refrattari) al centro della cupola, è di 45 cm. Questa altezza permette di cucinare non solo pizze, ma anche pane, arrosti, lasagne e dolci, rendendo il forno adatto a una vasta gamma di preparazioni.
Il diametro interno è di 94 cm, una misura che per me è ideale. La bocca del forno, invece, è stata progettata con un’altezza di 28 cm e una larghezza di 45 cm, dimensioni studiate per minimizzare la dispersione di calore e massimizzare l’efficienza termica.
Ogni scelta è stata guidata da un equilibrio tra funzionalità e praticità, con l’obiettivo di creare un forno che non solo fosse bello da vedere, ma anche performante e versatile.
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